Cerca

Articolo

Teoria e pensiero economico

Leggere Piero Sraffa è necessario per capire l'economia #Sraffa60

60 anni fa entrava nelle librerie "Produzione di Merci a Mezzo di Merci", opera fondamentale di Piero Sraffa. Non ci soffermeremo sul ruolo cruciale che gioca Sraffa nella critica alla teoria marginalista e nella controversia sul capitale, nota anche come la “controversia fra le due Cambridge”.

Questo è giustamente l’aspetto per il quale è più famoso, nonostante la damnatio memoriae del contributo sraffiano alla teoria economica da parte della cosiddetta teoria dominante (leggi, marginalista), come (forse troppo) pessimisticamente scrisse Giorgio Lunghini in "Conflitto Crisi Incertezza" [1]. Anzi, probabilmente questo è il motivo stesso che induce ognuno di noi allo studio di Sraffa.

Tuttavia, intendiamo qui sottolineare un altro aspetto dell’immortale attualità del contributo sraffiano. La nostra riflessione si inserisce perfettamente, infatti, nei dibattiti che, per brevità, possiamo raggruppare in un’unica grande macrocategoria: definizioni e metodi della scienza economica.

Nelle sue "Lezioni avanzate sulla teoria del valore" [2], prima di passare direttamente allo studio della teoria del valore, Sraffa ritiene opportuno fare ai suoi studenti un’introduzione più generica. Questa non è nient’altro che una premessa metodologica fondamentale, almeno secondo Sraffa, per intraprendere lo studio di quella che prima, e oggi sempre meno, veniva generalmente definita come economia politica.

Innanzitutto, ci dice Sraffa, “per comprendere la moderna teoria del valore è necessario conoscerne la storia” (D2.4.3.f.1). Più precisamente, Sraffa suggerisce due ragioni principali per cui la storia della teoria del valore (leggi, storia dell’economia politica) debba essere studiata. La prima, che egli considera ovvia, è la necessità di conoscerne le origini. La seconda, e più rilevante, è che soltanto uno studio della sua storia consente una comprensione consistente e completa della significatività stessa della teoria.

Lo studio dell’origine e dell’evoluzione delle dottrine economiche, secondo Sraffa, non è compito esclusivo degli storici del pensiero economico. La storia dell’economia politica non equivale, come spesso ci viene fatto intendere dalla mainstream economics, a occuparsi di curiosità. Al contrario, essa è – o almeno, dovrebbe essere - prerequisito essenziale di ogni analisi economica.

Come Sraffa commenta, ogni teoria è inevitabilmente ancorata alle sue origini:

“Le teorie economiche, siano esse antiche o moderne, non emergono semplicemente come frutto di mera curiosità intellettuale […]. Esse hanno origine da problemi di natura pratica che interessano la comunità e necessitano una soluzione.”

(D2.4.3.F.2)

Essendo concepite come teorie e non come semplici credenze (o opinioni, o congetture), poi, le argomentazioni che esse propongono per affrontare tali problemi di natura pratica (e per suggerirne soluzioni) vengono sorrette - e protette - da una forma di universalità o, più modestamente, di generalizzabilità:

“Interessi opposti sostengono una soluzione o un'altra e adottano argomentazioni teoriche, ovvero universali, per provare che la soluzione da loro proposta è conforme alle leggi naturali, o che essa sarebbe attuata nell'interesse pubblico, o nell'interesse della classe dirigente o di qualunque sia l'ideologia dominante in un dato momento”.

(D2.4.3.F.2)

Tuttavia, se l'origine di una teoria è radicata nelle preoccupazioni di natura pratica, lo stesso non può affermarsi della successiva evoluzione della teoria. L'economista (o lo studente), che intraprende lo studio di una particolare teoria, si troverà di fronte a un qualcosa che ha già attraversato varie fasi di sviluppo e, specialmente, raggiunto un qualche grado di generalità (per non dire scientificità, termine che per le scienze sociali deve essere usato con giusta ponderazione). Da qui, continua Sraffa, diventa pericolosamente troppo facile ignorare (o semplicemente dimenticare) il legame tra una data teoria e la praxis da cui ha avuto storicamente origine:

"Una volta che hanno avuto origine […], le teorie si trasformano e si sviluppano in maniera tale da divenire, in una certa misura, indipendenti dagli interessi pratici da cui ebbero origine; […]; nella maggior parte dei casi, una teoria che inizialmente veniva usata a sostegno di una particolare politica assume gradualmente un carattere scientifico, ovvero si distacca dal problema pratico da cui ha avuto origine. Ma proprio per questo la teoria acquisisce una maggiore autorità e viene considerata come il risultato di ricerche imparziali".

(D2.4.3.F.2)

È da tale presunta autorità, gradualmente consolidata attraverso la costruzione di un apparato scientifico-teorico, che si innesca un circolo vizioso: è proprio a questa “scientificità” che, infatti, si ricorre ogniqualvolta si voglia sostenere o contrastare una certa politica. Si genera in tal modo una dinamica per cui la teoria ritorna alla praxis ma con una accresciuta autorità che la rende più efficace nei dibattiti pubblici in quanto essa viene presentata ora come un imparziale insieme di “leggi naturali’’ dell’economia privo di giudizi di valore.

Naturalmente questa dinamica stessa legittima –e viene spesso usata per legittimare - la riduzione della storia dell’economia politica ad un mero “registro di una serie di errori che sono stati corretti con successo” (D2.4.3.f.1).

Al contrario, con questa introduzione alla teoria del valore, Sraffa intende sottolineare che la scienza economica è una scienza sociale. Il consolidarsi della teoria marginalista come teoria dominante a partire della seconda metà del XIX secolo non deve essere pertanto inteso come la soluzione a "una serie errori" presenti in un Quesnay, in uno Smith o in un Ricardo.

Si tratta in realtà dell’affermarsi di un’altra teoria economica, una diversa teoria del valore che si fonda e sviluppa lakatosianamente intorno a un nucleo alternativo [3]. Nonostante la sua comune denominazione come teoria neo-classica, che implicitamente suggerisce una certa continuità e uno sviluppo cumulativo della teoria economica al pari di una scienza naturale, la teoria marginalista, come noi preferiamo denominarla, non rende lo studio dell’economia politica classica superfluo o irrilevante.

E questo ci viene ricordato proprio da Sraffa, che con la sua critica [4] è stato per primo capace di dimostrare rigorosamente come teoricamente infondato il nucleo della teoria marginalista.


Note:

[1] Lunghini, G. (2012) Conflitto Crisi Incertezza. La teoria dominante e le teorie alternative. Torino: Bollati Boringhieri. (pag. 86).

[2] Lectures on advanced theory of value given to students undertaking the economics tripos. Disponibili su https://mss-cat.trin.cam.ac.uk/manuscripts/uv/view.php?n=Sraffa.D2.4#?c=0&m=0&s=0&cv=0&xywh=-937%2C-138%2C5381%2C2755 . Le citazioni successivamente riportate sono tradotte dall’inglese personalmente dall’autrice, che si dichiara unica responsabile per eventuali errori. Il lettore interessato potrà rifarsi direttamente all’originale.

[3] Per una brevissima introduzione alle premesse teoriche alla base dell’approccio marginalista si veda https://kriticaeconomica.com/alle-radici-della-teoria-marginalista-una-nota-teorica-parte-1/.

[4] Le due principali critiche alla teoria marginalista sono il Reverse capital deepening e il re-switching of technique che troviamo in Sraffa, P. (1960) “Production of commodities by means of commodities”.

Data
19 Novembre 2020
Articolo di
Andrea Galeotti

Andrea Galeotti

TAG
economia neoclassica, neoclassici, sraffa, teoria marginalista

Iscriviti
alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Andrea Galeotti

Andrea Galeotti

Andrea Galeotti è Dottoranda in Economics presso l'Università di Siena. Ex Alunna del Collegio Ghislieri, ha conseguito una Laurea Triennale in Filosofia (UniPv) e un MSc in Economics (UniSi). Si…

Commenti

  1. Come insegnare la teoria economica? A proposito di un recente libro di Mauro Gallegati 20 Marzo 2021 alle 11.41

    […] libro non viene trascurata la critica sraffiana alla funzione di produzione neoclassica per ricordare che non si può sostenere l’esistenza […]

    Rispondi
  2. La tecnica non è mai neutrale. Guida critica alla Draghi-mania 3 Febbraio 2021 alle 10.22

    […] Chi ha familiarità con la matematica sa che la correttezza di un risultato non deriva dal suo conformarsi o meno ai risultati sperimentali, ma dalla coerenza con le sue premesse. Tuttavia, l’economia non può limitarsi a questo tipo di razionalità procedurale. Per dirla con le parole di Piero Sraffa:  […]

    Rispondi
  3. L'attualità del pensiero: perché riscoprire Claudio Napoleoni 17 Gennaio 2021 alle 10.06

    […] dell’economia come scienza per come l’abbiamo conosciuta. La fine è sancita dal libro di Piero Sraffa “Produzione di merci a mezzo di merci”, uscito nel 1960, di cui Napoleoni non solo è […]

    Rispondi
  4. La grande attualità di Piero Sraffa - Osservatorio Globalizzazione 23 Dicembre 2020 alle 19.24

    […] dalla pubblicazione di “Produzione di merci a mezzo merci” cui partecipano anche gli amici di Kritica Economica, think tank di cui anche Ivan è membro e sui cui canali vi invitiamo a seguire le prossime puntate del dossier. […]

    Rispondi

Rispondi Cancella

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome
Hai inserito un indirizzo email non valido
Inserisci il tuo indirizzo email

Articoli correlati

Teoria e pensiero economico

Il mercato del lavoro nella teoria di Marx

Una nota teorica sui concetti più rilevanti

28 Dicembre 2022   |    

Analisi

Al mercato del lavoro serve più programmazione, non più flessibilità

Miti e verità della disoccupazione in Italia

28 Dicembre 2022   |    

Attualità

Il Nobel 2022 per l’economia premia un pensiero ripiegato su sé stesso

Il commento di Adam Tooze sul premio di quest'anno

27 Ottobre 2022   |   Adam Tooze

Storia economica

Oltre Maastricht

Lasciando i capitali a briglia sciolta, il mercato interno si spaccherà

26 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Durante Maastricht

Come un'ideologia fallimentare ha frantumato l'Europa

23 Ottobre 2022   |   Guglielmo Martinangeli

Storia economica

A Maastricht

Lo spirito del Trattato che ha dato vita all'Unione europea

21 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Prima di Maastricht

Dal dopoguerra al dibattito degli anni Ottanta

20 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Guida rapida all'Europa di Maastricht

Storia, politica, diritto ed economia di un continente

20 Ottobre 2022   |   Redazione Kritica Economica

Attualità

Lo scostamento di bilancio è necessario

Il vero macigno non è il debito pubblico, ma la crisi sociale

22 Settembre 2022   |   Alessandro Guerriero

Visualizza più articoli

Rimani in contatto.
Iscriviti alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

KriticaEconomica
è completamente indipendente
ed autofinanziata.
Sostienici con una donazione.

Codice IBAN: IT18Y0501803200000016759425

Questo sito è stato realizzato con il supporto di YSI - Young Scholars Initiative, una comunità globale di pensatori critici che finanzia iniziative per il pluralismo nell'economia

Kritica Economica è una rivista indipendente creata da un gruppo di universitari, ricercatori e studiosi di varie estrazioni, appassionati di economia e politica economica.

Contatti
info@kriticaeconomica.com

All Content © Kritica Economica 2022
All Rights Reserved

Privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope
Cerca

Kritica economica

  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci
Menu
  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci

Articoli

  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche
Menu
  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche

Rubriche

  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni
Menu
  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni

Guarda tutti gli eventi >

Iscriviti alla newsletter

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope