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La mano economica dietro al kirchnerismo: chi è Axel Kicillof

49 anni, Axel Kicillof è ormai un economista di risonanza mondiale. Nato a Buenos Aires nel 1971, il giovane Kicillof si laureò nel 1995 in Economia nella sua città con una tesi intitolata “Genesi e struttura della Teoria generale di Lord Keynes”.

Dopo il dottorato iniziò la sua carriera in campo accademico, diventando professore di microeconomia, e in seguito macroeconomia e politica economica, all’Università di Buenos Aires.

In prima linea nella lotta contro l’emergenza coronavirus, è una faccia già nota come governatore della provincia di Buenos Aires ed ex ministro dell'Economia. È stato autore di “Keynes and The General Theory Revisited”, “De Smith a Keynes: siete lecciones de historia del pensamiento económico: un análisis de los textos originales” e altri titoli di rilevanza accademica.

Una lunga carriera come consigliere economico dei coniugi Kirchner, tanto da aver combattuto personalmente contro le lobby speculative che hanno minacciato l’economia argentina, e che sono state coccolate per diversi anni dalla cerchia di Macri.

L’impostazione keynesiana di Kicillof è evidente dai suoi programmi finalizzati a generare effetti moltiplicatori sull’economia come Ahora 12, un progetto che prevede la possibilità di richiedere finanziamenti per l’acquisto di prodotti e servizi argentini in 12 rate senza interessi con delle carte di credito speciali. La sua visione, ai tempi del Covid-19, ci mostra la necessità di cambiare radicalmente la nostra politica economica.

Kicillof è tra i principali pianificatori del progetto di ripresa “post-pandemico” del governo peronista. Spesso descritto dagli oppositori come “marxista”, in realtà ha sempre rigettato questa etichetta, definendo come sue massime ispirazioni proprio Keynes e Perón.

In ogni caso, il giornalista Ezequiel Burgo, autore di “Il Credente. Chi è Axel Kicillof?” che si è occupato di analizzare minuziosamente il pensiero ideologico dell’economista, definisce il suo modo di ragionare come prettamente marxiano. A detta sua, Kicillof sarebbe "convinto dei benefici che la pianificazione di alcune variabili economiche può portare alla società". Kicillof viene dipinto come una figura superba e ambiziosa, ma anche laboriosa ed intelligente: lo stesso titolo “Il Credente” è un gioco di parole evidente che tende ad unire la dichiarata fede religiosa dell’economista con il suo spiccato e poliedrico idealismo. Axel è perciò “credente” ma anche “convinto” che la sua prospettiva economica possa aiutare gli ultimi del paese.

Ci fu un periodo in cui Kicillof fu perfino critico dell’amministrazione di Néstor Kirchner, quando nel 2006 disse pubblicamente che il presidente non osava ancora agire abbastanza, accusandolo di voler continuare alcune delle politiche di Duhalde, e quindi molte delle decisioni degli anni 90. Questo per sottolineare il carattere oltranzista e determinato dell'economista.

Creazioni di Kicillof sono il programma federale Compr.ar  - volto a sostenere i piccoli produttori locali contro il predominio delle multinazionali - e Procre.ar - servizio pubblico volto a fronteggiare l’emergenza abitativa, con l’acquisizione diretta di immobili costruiti dallo Stato.

Inoltre, il rampollo dei Kirchner è riuscito a schematizzare in uno specifico Registro Nazionale la storia di tutte le imprese che operano con gli idrocarburi, nelle singole varianti associate a vari composti organici, per poter esercitare un serrato controllo su ognuna di esse.

Alla fine del 2013 fu sotto iniziativa di Kicillof che venne lanciato il programma Precios Cuidados incollaborazione con il Segretario del Commercio Augusto Costa, ovvero un accordo volontario sui prezzi con i rappresentanti delle principali catene di supermercati e fornitori argentini: tali prodotti dovevano essere venduti ad un prezzo unico e costante concordato con lo Stato nazionale. Nel 2014, agli albori circa del Precios Cuidados l'inflazione era del 38,50%, mentre l'anno successivo era del 25%. Il Ministero dell’economia lo definí come segue:

"Una somma di accordi volontari che garantiscono una ragionevole redditività, a prezzi convenienti e che assicurano che i prodotti siano a disposizione della popolazione".

Nel gennaio 2020, il presidente Alberto Fernández ha annunciato il rilancio di Precios Cuidados con nuovi prodotti e marchi, tant’è che a settembre venne dichiarata una nuova estensione del programma per il settore edilizio.

A Kicillof, d’altronde, fu dedicato un articolo del 26 gennaio 2014 sul New York Times intitolato The Influential Minister Behind Argentina’s Economic Shift. Reuters ha dato invece ampio spazio alla storica campagna del giovane economista per la rinazionalizzazione delle società energetica YPF, privatizzata da Carlos Menem e acquistata dalla società spagnola Repsol nel 1999. Essa fu descritta come “la più grande espropriazione della storia politica dell’Argentina” e l’accordo definitivo con Repsol giunse nel novembre 2013. In base ad esso Repsol sarebbe stata compensata per una partecipazione del 51% in YPF con circa 5 miliardi di dollari in obbligazioni societarie a 10 anni. Kicillof fu battezzato dai media durante la trattativa controversa come “l’ideologo dell’espropriazione”

Non solo, Kicillof ha un ruolo attivo nel dirigere e nel pubblicizzare l’attuale campagna vaccinale:

"Ciò che è stato più efficace nella lotta al coronavirus è la solidarietà. Non fidiamoci di solo noi stessi, non sottovalutiamo il virus e continuiamo a resistere insieme".

Data
16 Febbraio 2021
Articolo di
Yahia Al Mimi

Yahia Al Mimi

TAG
Argentina, keynesismo

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Yahia Al Mimi

Yahia Al Mimi è nato a Pavia il 2/3/1999. Scrittore e teorico, studia Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Genova. Autore di “Storia di Miraggi Interplanetari e Interspecie” -…

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