Cerca

Articolo

Attualità

L’economia dopo il Covid-19

L’intervento pubblico come leva per uscire dall’emergenza Covid-19. A partire da una misura universale di protezione sociale e dall’indirizzare i settori oggetto di salvataggi verso produzioni “verdi”, facendo coincidere i fondi del New Green Deal europeo con quelli dei provvedimenti anti-crisi.

La pandemia di Covid-19 si sta rapidamente diffondendo in tutti i paesi grazie anche a un’economia sempre più globalizzata e interconnessa. La recessione verrà. Le stime sono incerte – più del solito – e oscillano tra il -1% e il -5%, legate alla durata del periodo di quarantena: l’indice del BES stimato da un gruppo di ricerca dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona prevede peggioramenti superiori al 10%.

Il contagio economico, ora reale, diventerà presto anche finanziario – non parlo del Dow Jones, calato in un mese del 33% dopo un’ascesa del 70% in 3 anni – se l’effetto recessivo dalle imprese si trasferirà alle banche, ripetendo il copione della crisi del 2008, a meno che non venga intrapresa un’azione coordinata globale per contenerla. I singoli Stati stanno già iniettando stimoli nell’economia sotto forma di spesa pubblica, di importo insufficiente a scongiurare il collasso economico dei paesi più deboli, tra cui il nostro dove il rapporto debito-PIL veleggerà verso il 150%.

Occorre dunque agire subito anche con azioni straordinarie: dall’emissione di “eurobond” garantiti dalla UE alla monetizzazione dei debiti, a una selettiva helicopter money. Il rischio che crolli l’UE è reale, soprattutto se tali azioni non verranno mirate ad aiutare persone e paesi più in difficoltà, col rischio di una doppia recessione, come accaduto nel 2012 – sperando che l’Africa sia solo marginalmente toccata dalla pandemia.

La politica economica da 40 anni si ispira al neoliberismo: essendo come un medico specializzato in pazienti sani, prescrive alle imprese private di creare ricchezza e di lasciare allo Stato l’intervento in economia solo per cercare di risolvere i problemi quando si presentano, non importa se creati dal funzionamento stesso del capitalismo o da elementi esterni. Così facendo si è allentata la rete di protezione e sicurezza per i lavoratori – soprattutto precari e working poor – in società dove la disuguaglianza a sfavore dei poveri è crescente e la sanità pubblica “penalizzata” a favore del privato.

È noto che tra inquinamento da CO2 e produzione industriale esiste una forte relazione (da più parti è stata avanzata l’ipotesi che gli alti tassi di mortalità di Lombardia, Veneto ed Emilia a causa del Covid-19 si debbano proprio forte concentrazione di polveri sottili. In assenza al momento di analisi più approfondite a me pare che questo equivalga allo sconsigliare i ricoveri in ospedale perché lì si muore più che altrove). Questa crisi ci offre allora due opportunità: modificare la politica economica e produrre in modo diverso, attento al benessere e non alla crescita a qualunque costo.

I governi non devono limitarsi a intervenire nell’economia per correggere i fallimenti del mercato, ma promuovere attraverso la ricerca e l’innovazione lo sviluppo del benessere e non solo la crescita del PIL, anche perché solo il benessere può essere sostenibile e inclusivo. I governi devono inoltre investire per rafforzare i sistemi sanitari, perché la popolazione sta invecchiando mentre siamo sempre più esposti al rischio di pandemie.

Poiché la crisi colpisce soprattutto i più deboli è giunta l’ora del “prima le persone” e di pensare a una misura universale di protezione sociale che includa tutta la popolazione, come un “diritto di esistenza”, e che diventi strutturale in un Welfare inclusivo.

Di solito, banche centrali e governi hanno cercato di uscire dalla crisi distribuendo denaro. Con un collasso ambientale alle porte – di cui il riscaldamento climatico è solo l’evidenza più nota – dobbiamo fare in modo che gli interventi siano finalizzati alla trasformazione dei settori che beneficiano dei salvataggi perché passino a produzioni “verdi”, facendo coincidere i fondi del new green deal europeo con quelli dei provvedimenti anti-crisi. In tal modo i fondi per i salvataggi possono diventare lo strumento per il passaggio a una nuova economia concentra sul green deal, l’investimento in lavori della conoscenza e che governi la transizione verso un sistema che pensi alla qualità della vita piuttosto che alla quantità dei prodotti (del BES e non del PIL, cioè).

Speriamo di uscire presto dall’emergenza Covid-19 e di saper cogliere l’opportunità dell’intervento pubblico non solo per uscire dalla crisi, ma come occasione per cercare un’altra economia dove il benessere conti davvero.

Articolo pubblicato originariamente su Sbilanciamoci.info

Data
3 Aprile 2020
Articolo di
Mauro Gallegati

Mauro Gallegati

TAG
Coronavirus, crisi, recessione

Iscriviti
alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Mauro Gallegati

Mauro Gallegati

Mauro Gallegati è professore di economia all'Università Politecnica delle Marche (Ancona) ed è stato allievo di Giorgio Fuà e Hyman Minsky

Commenti

  1. Organizzazione e qualità del lavoro durante la crisi sanitaria 10 Gennaio 2021 alle 15.50

    […] e obbligata scelta della maggior part dei governi europei durante la prima fase della pandemia da Covid-19, iniziata nel Marzo […]

    Rispondi

Rispondi Cancella

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome
Hai inserito un indirizzo email non valido
Inserisci il tuo indirizzo email

Articoli correlati

Teoria e pensiero economico

Il mercato del lavoro nella teoria di Marx

Una nota teorica sui concetti più rilevanti

28 Dicembre 2022   |    

Analisi

Al mercato del lavoro serve più programmazione, non più flessibilità

Miti e verità della disoccupazione in Italia

28 Dicembre 2022   |    

Attualità

Il Nobel 2022 per l’economia premia un pensiero ripiegato su sé stesso

Il commento di Adam Tooze sul premio di quest'anno

27 Ottobre 2022   |   Adam Tooze

Storia economica

Oltre Maastricht

Lasciando i capitali a briglia sciolta, il mercato interno si spaccherà

26 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Durante Maastricht

Come un'ideologia fallimentare ha frantumato l'Europa

23 Ottobre 2022   |   Guglielmo Martinangeli

Storia economica

A Maastricht

Lo spirito del Trattato che ha dato vita all'Unione europea

21 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Prima di Maastricht

Dal dopoguerra al dibattito degli anni Ottanta

20 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Guida rapida all'Europa di Maastricht

Storia, politica, diritto ed economia di un continente

20 Ottobre 2022   |   Redazione Kritica Economica

Attualità

Lo scostamento di bilancio è necessario

Il vero macigno non è il debito pubblico, ma la crisi sociale

22 Settembre 2022   |   Alessandro Guerriero

Visualizza più articoli

Rimani in contatto.
Iscriviti alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

KriticaEconomica
è completamente indipendente
ed autofinanziata.
Sostienici con una donazione.

Codice IBAN: IT18Y0501803200000016759425

Questo sito è stato realizzato con il supporto di YSI - Young Scholars Initiative, una comunità globale di pensatori critici che finanzia iniziative per il pluralismo nell'economia

Kritica Economica è una rivista indipendente creata da un gruppo di universitari, ricercatori e studiosi di varie estrazioni, appassionati di economia e politica economica.

Contatti
info@kriticaeconomica.com

All Content © Kritica Economica 2022
All Rights Reserved

Privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope
Cerca

Kritica economica

  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci
Menu
  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci

Articoli

  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche
Menu
  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche

Rubriche

  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni
Menu
  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni

Guarda tutti gli eventi >

Iscriviti alla newsletter

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope