Cerca

Articolo

Cultura e società

Se Amazon mette il naso anche fra i fumetti

Lucca Comics and Games è la mostra-mercato dedicata al fumetto, all'animazione e ai giochi più grande e famosa d’Italia. Dal 2006 si svolge dentro le mura della città di Lucca e nel corso degli anni si è espansa arrivando a raggiungere numeri considerevoli, sia in termini di presenze sia di vendite, tanto da dover fissare un tetto al numero giornaliero di biglietti vendibili. 

I cambiamenti avvenuti con l’aumento delle presenze, e quindi degli introiti, hanno fatto sì che Lucca Comics and Games non sia più da anni una mostra incentrata davvero sul fumetto (e forse non lo è mai stata, visto che riporta anche “games” nel nome), ma un ibrido tra show, mercato e panel sul modello dei Comicon americani, che però ha pochissimo da dare a chi si interessa davvero di fumetto come forma culturale. 

La pandemia del nuovo coronavirus ha inevitabilmente paralizzato tutto il settore delle fiere del fumetto, sia in Italia che all’estero. Il comitato di Lucca Comics & Games ha però annunciato che la mostra si farà, in forma diversa da quella tradizionale, con un misto di mostra fisica e contenuti online. 

A questo è seguito l’annuncio che Amazon sarà il partner ufficiale di e-commerce della mostra. Sul sito di Lucca Comics and Games si legge:

Come sempre le principali novità usciranno a cavallo del magico ponte di Halloween [Lucca Comics & Games si svolge sempre l’ultimo fine settimana di ottobre, n.d.a.], e i libri, i fumetti, i collezionabili, i giochi più attesi saranno acquistabili da chiunque e da qualsiasi luogo sul Lucca Store di Amazon.it, pensato per la grande community di appassionati che da più di mezzo secolo si aggira per le strade della città alla ricerca dell’oggetto imperdibile”.

Questa partnership è un palese schiaffo alle fumetterie e ai negozi fisici di fumetti, già danneggiati dalle chiusure legate alla pandemia. Amazon e soprattutto il suo sommo padrone, Jeff Bezos, non sono stati danneggiati dalla pandemia, anzi, il patrimonio di Bezos è tornato ai livelli pre-divorzio proprio durante la pandemia.  

È il gesto di chi i fumetti non li ama, non se ne interessa davvero e se ne serve solo per trarne profitti. Un business che, come tale e coerentemente all’obiettivo del profitto, ha trovato il partner giusto per salvare le entrate. Non che avere il bilancio in positivo sia un male, intendiamoci, ma come sempre più spesso succede, Amazon diventa la soluzione più veloce e facile, proprio come quando si compra un fumetto online.

Senza volerlo, aprire un negozio specializzato dentro Amazon per la più grande mostra italiana di fumetti potrebbe accentuare la tendenza già in atto che vede gli acquisti di fumetti (e non solo, forse si dovrebbe dire solo acquisti) spostarsi sempre di più sull’e-commerce. A ben poco quindi è servito spingere per la legge che limita lo sconto applicabile ai libri e fumetti al 5% per tutti, negozi fisici e online. 

Le fumetterie sono un luogo di incontro e di scoperta, oltre che un semplice negozio dove si vende qualcosa e che dà lavoro a persone e famiglie. Sono uno di quei luoghi di socialità di cui tanto piangiamo lo scomparire progressivo, ma che di fatto stiamo distruggendo. 

Non voglio urlare alla catastrofe, ma è importante prendere coscienza dei cambiamenti in atto nel settore. Essere appassionati di fumetti per me significa anche interessarsi di quello che succede nel settore fumettistico a tutti i livelli, per quanto possibile (per questo ho apprezzato molto i post di fumettisti e traduttori che denunciavano le scorrettezze di tanti editori nei loro confronti).

Alla luce di questo, posso dire che a Lucca Comics and Games non interessano più i fumetti da tanti anni. 

Data
8 Settembre 2020
Articolo di
Anna Noci

Anna Noci

TAG
amazon

Iscriviti
alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Anna Noci

Anna Noci

Laureata in Economia e Scienze Sociali e in Economia delle Amministrazioni Pubbliche presso l’Università Bocconi, si avvicina alla storia del pensiero economico durante la laurea triennale e da allora ha…

Commenti

Rispondi Cancella

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome
Hai inserito un indirizzo email non valido
Inserisci il tuo indirizzo email

Articoli correlati

Dal mondo

Perché la Silicon Valley Bank è fallita. Siamo tornati al 2008?

L'analisi di Yanis Varoufakis

24 Marzo 2023   |   Yanis Varoufakis

Dal mondo

Yolanda Díaz, chi è il nuovo volto della sinistra spagnola

Un ritratto della ministra del lavoro di Madrid

20 Marzo 2023   |   Thomas Brambilla

Dal mondo

Contro la riforma delle pensioni, pronti a bloccare tutto

La "nonna" di tutte le proteste infiamma la Francia

13 Marzo 2023   |   Letizia Molinari

Teoria e pensiero economico

Il mercato del lavoro nella teoria di Marx

Una nota teorica sui concetti più rilevanti

28 Dicembre 2022   |   Bernardino Mustone

Analisi

Al mercato del lavoro serve più programmazione, non più flessibilità

Miti e verità della disoccupazione in Italia

28 Dicembre 2022   |   Bernardino Mustone

Attualità

Il Nobel 2022 per l’economia premia un pensiero ripiegato su sé stesso

Il commento di Adam Tooze sul premio di quest'anno

27 Ottobre 2022   |   Adam Tooze

Storia economica

Oltre Maastricht

Lasciando i capitali a briglia sciolta, il mercato interno si spaccherà

26 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Durante Maastricht

Come un'ideologia fallimentare ha frantumato l'Europa

23 Ottobre 2022   |   Guglielmo Martinangeli

Storia economica

A Maastricht

Lo spirito del Trattato che ha dato vita all'Unione europea

21 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Visualizza più articoli

Rimani in contatto.
Iscriviti alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

KriticaEconomica
è completamente indipendente
ed autofinanziata.
Sostienici con una donazione.

Codice IBAN: IT18Y0501803200000016759425

Questo sito è stato realizzato con il supporto di YSI - Young Scholars Initiative, una comunità globale di pensatori critici che finanzia iniziative per il pluralismo nell'economia

Kritica Economica è una rivista indipendente creata da un gruppo di universitari, ricercatori e studiosi di varie estrazioni, appassionati di economia e politica economica.

Contatti
info@kriticaeconomica.com

All Content © Kritica Economica 2022
All Rights Reserved

Privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope
Cerca

Kritica economica

  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci
Menu
  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci

Articoli

  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche
Menu
  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche

Rubriche

  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni
Menu
  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni

Guarda tutti gli eventi >

Iscriviti alla newsletter

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope