Cerca

Articolo

Dal mondo

Diritto alla casa? Guardate che fa il governo spagnolo

Una legge coraggiosa sulla questione abitativa

Con la Ley da la vivienda il governo spagnolo vuole affrontare la questione abitativa e porre un argine alla speculazione in atto.

Il Senato spagnolo si appresta ad approvare, dopo l’ok del Congresso con 176 voti a favore, un nuovo pacchetto di riforme rivolte alla tutela di gruppi sociali meno abbienti. Oggi, queste fasce sociali sono schiacciate dalla questione abitativa che sta colpendo la maggior parte delle grandi città europee ed è caratterizzata da una forte tendenza inflazionistica.

Con la Ley da la vivienda il governo spagnolo guidato da Pedro Sánchez si impegna a porre un argine alla speculazione in atto. Essa si è riversata in maniera decisa sul mercato degli affitti, ormai fuori controllo. Il governo vuole ribadire la centralità del diritto alla casa come elemento prioritario della propria visione politica, dopo che nei mesi scorsi era stata portata a termine una manovra redistributiva per sostenere gli under 35 nelle loro spese di affitto con un assegno mensile di 250 euro.

Il provvedimento porta la firma finale di Raquel Sánchez, ministra dei Trasporti, della mobilità e dell’agenda urbana. La ministra ha tranquillizzato le associazioni dei grandi proprietari affermando che le nuove norme non deprimeranno i prezzi degli immobili. Anche il presidente del governo ha difeso e portato avanti la misura in prima persona, definendola “una pietra miliare per la maggioranza sociale del paese”.

Com'è fatta la riforma?

La nuova riforma delle politiche abitative si strutturerà in due grossi comparti. Il primo è un tentativo di contenimento generalizzato degli aumenti dei prezzi degli immobili. Il secondo, invece, può essere riassunto come un grande e rinnovato piano di edilizia pubblica che possa garantire accessi facilitati principalmente a giovani e famiglie in difficoltà economica.

Sul primo versante si passerà attraverso l’individuazione di zonas tensionadas: zone calde, generalmente grandi città nelle quali il prezzo medio degli immobili ha subito un incremento molto più significativo che nel resto del paese. Il riconoscimento di queste aree dovrà essere ufficialmente emanato dalle varie comunità autonome e vi si potrà intervenire principalmente con un tetto all’aumento dei prezzi e alcuni limiti temporali ad eventuali nuovi aumenti.

Fra le altre misure previste dall’intervento emergono importanti misure a protezione dal rischio di sfratto, cercando di favorire un accordo sui tempi fra le parti in causa e garantendo allo stesso modo tempi adeguati ai servizi sociali per un ricollocamento sicuro e dignitoso degli individui che compongono il nucleo famigliare. Verranno poi rimossi gli oneri di agenzia a carico dei coinquilini e introdotti una serie di sgravi fiscali sull’Irpef per i proprietari che si impegneranno a mantenere contenuti gli aumenti di prezzo dei propri immobili e che, dopo l’eventuale approvazione della legge, saranno considerati come gran tenedores (grandi proprietari), già in possesso di 5 appartamenti in una grande città e non più 10 come in precedenza. Gli stessi, inoltre, si vedranno dei ricarichi di imposte nei casi in cui determinati appartamenti rimangano sfitti per tempi prolungati.

Nuove case

Sul piano che invece riguarda il sostegno concreto al diritto alla casa, il governo spagnolo ha annunciato un enorme piano di costruzioni, che porterà alla disponibilità di circa 183mila nuovi alloggi di natura pubblica finalizzato ad un usufrutto prioritario per le fasce più giovani della popolazione e in generale per i gruppi sociali meno abbienti.

Questi nuovi alloggi, che sono considerati di fondamentale importanza e saranno costruiti mediante un'importante azienda pubblicata denominata Sepe, sorgeranno su alcuni terreni già individuati di proprietà del Ministero della Difesa. In questo modo, si evita integralmente di gravare con oneri e spese straordinarie sui bilanci dei comuni e delle comunità autonome.

Gli esponenti governativi hanno sottolineato come il piano sia qualcosa di assolutamente straordinario nel paese, mai avvenuto prima in questa misura. L’aumento previsto di alloggi pubblici è pari al 50%, rispetto alla cifra del 3% che ha caratterizzato i precedenti governi guidati dal Partido Popular (PP).

Data
6 Maggio 2023
Articolo di
Alessandro Bonetti

Thomas Brambilla

TAG
diritto alla casa, Spagna
Editing

Alessandro Bonetti

Iscriviti
alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Thomas Brambilla

Thomas Brambilla

Nato nel 1998, si è laureato nel 2021 in Scienze Politiche presso l’Università Statale di Milano con una tesi sulle politiche ambientali di contenimento e mitigazione del cambiamento climatico. Al…

Commenti

Rispondi Cancella

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome
Hai inserito un indirizzo email non valido
Inserisci il tuo indirizzo email

Articoli correlati

Dal mondo

In una Francia spaccata, che economia vogliono destra e sinistra?

Le idee dei partiti al tramonto dell'era Macron

29 Luglio 2024   |   Letizia Molinari

Teoria e pensiero economico

L'economia neoclassica nelle università: il dibattito

20 Maggio 2024   |   Redazione Kritica Economica

Teoria e pensiero economico

No room for pluralism

Carving out niches to survive or promoting a paradigm shift?

20 Maggio 2024   |   Steve Keen

Teoria e pensiero economico

Non c'è spazio per il pluralismo

Ritagliarsi nicchie per sopravvivere o promuovere un cambio di paradigma?

20 Maggio 2024   |   Steve Keen

Analisi

Perché l'agro-business ce l'ha con l'Unione europea

L'ira dei trattori contro le regole green. Sullo sfondo lo spettro dell'America Latina

2 Aprile 2024   |   Andrea Taborri

Attualità

La transizione ecologica dell'ex Gkn fra idee e pratica

L'intervento di Dario Salvetti in Sapienza

30 Marzo 2024   |   Dario Salvetti

Dal mondo

Il contropiede del Sud del mondo sulla tassazione internazionale

Cosa cambia con il voto all'Onu

20 Marzo 2024   |   Domenico Viola

Teoria e pensiero economico

Un keynesiano “tecnologico”

L’economia politica di Luigi Pasinetti

29 Febbraio 2024   |   Stefano Lucarelli

Teoria e pensiero economico

Le "vecchie bottiglie" di Keynes

Quale politica di rilancio per evitare la guerra?

16 Febbraio 2024   |   Michele Bee, Raphaël Fèvre

Visualizza più articoli

Rimani in contatto.
Iscriviti alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

KriticaEconomica
è completamente indipendente
ed autofinanziata.
Sostienici con una donazione.

Codice IBAN: IT18Y0501803200000016759425

Questo sito è stato realizzato con il supporto di YSI - Young Scholars Initiative, una comunità globale di pensatori critici che finanzia iniziative per il pluralismo nell'economia

Kritica Economica è una rivista indipendente creata da un gruppo di universitari, ricercatori e studiosi di varie estrazioni, appassionati di economia e politica economica.

Contatti
info@kriticaeconomica.com

All Content © Kritica Economica 2022
All Rights Reserved
Design Big Sur

Privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope
Cerca

Kritica economica

  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci
  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci

Articoli

  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche
  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche

Rubriche

  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni
  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni

Guarda tutti gli eventi >

Iscriviti alla newsletter

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope