Nella puntata numero 10 di Duga si tratta di free software e capitalismo, perché quando si parla di internet si parla sempre più spesso dello spirito del capitalismo, del selvaggio west che da esperimento di emancipazione si è fatto emblema della concentrazione del capitale, in mani così ristrette che anche la categoria di oligopolio sembra essere insufficiente per descrivere la situazione.
La websfera però non è stata sempre così e accanto all'accumulazione di ricchezze mai viste (e forse immaginate) prima, si è sviluppato un movimento altrettanto forte che fa della gratuità, della non-commodificazione, della condivisione dei saperi e della trasparenza sui dati la propria etica. In questa puntata abbiamo così deciso di intervistare Andrea Ferraioli di New Faces che ci ha parlato della filosofia del free software, perché è fondamentale per lo meno approcciarvisi e capire le differenze tra le piattaforme commerciali e quelle libere.
Parliamo anche del piano Colao (con Filippo che, da buon burocrate, denuncia l'attacco alla burocrazia difensiva presente in una delle 102 schede) e degli Stati Generali con i ragazzi di KriticaEconomica. Stati Generali che ci riportano alla questione dello strapotere dei tecnici nella nostra epoca. La domanda che ci poniamo è: ma se abbiamo dei "rappresentanti" - nel senso etimologico del termine - che sono in Parlamento grazie a un mandato popolare, "legittimo", "sovrano" e "riconosciuto" perché per parlare del futuro dell'Italia ci si deve trovare in una Villa al riparo da giornalisti e dall'opinione pubblica?
In ultimo, un breve accenno anche a quello che sta succedendo negli USA con politici (alcuni) e manifestanti che si alleano intorno al grido "Defund the Police". Di cosa si tratta? Abolire la polizia locale vuol dire consegnare il Paese all'anarchia? (spoiler alert: no).
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