Cerca

Articolo

Analisi

Come funziona la blockchain? Gli algoritmi di consenso

Nel primo articolo sono state poste le basi per capire che cosa sia e come nasce blockchain. In questo si proseguirà in tal senso, cercando di gettare luce sul suo funzionamento.

La blockchain non è altro che un “registro distribuito ed immutabile di transazioni organizzate in blocchi e cronologicamente ordinate grazie ad un algoritmo che le valida rendendole distribuite in tutta la rete”.

“La catena di blocchi” – da cui deriva il nome della tecnologia – è resa possibile dalla struttura logica che le sta alla base. Questa, per validare le transazioni in oggetto, si avvale dei cosiddetti algoritmi di consenso (AdC), metodi crittografici che permettono di ottenere la fiducia degli utenti-client, rendendo la transazione immutabile e verificabile da ognuno di essi, essendo da essi stessi validata ed inscritta nel registro di cui ogni client detiene una copia. Detti metodi fanno tanto da iscrivere la transazione solamente una volta elaborata e crittografata secondo complessi calcoli matematici, utilizzando quindi la capacità di calcolo dei client del sistema, come sarà possibile analizzare nel prosieguo con più attenzione.

I sistemi blockchain si identificano tendenzialmente in due grandi insiemi di AdC, ovvero quello del Proof-of-Work (PoW) (letteralmente la prova del lavoro), alla base della blockchain Bitcoin e quello del Proof-of-Stake (PoS) (letteralmente la prova della scommessa)alla base della blockchain Ethereum.

Lo svolgimento di questi due algoritmi viene realizzato grazie all’attività di mining, “estrazione”.

Essi differiscono per alcuni aspetti fondamentali

  • Il PoW si basa sulla capacità computazionale che i client decidono di condividere con il sistema. Maggiore sarà la capacità di calcolo del singolo client e maggiore sarà la sua probabilità di rendere stabile il sistema e di ottenere criptovaluta in cambio della validazione delle transazioni.
  • Il PoS invece si basa su un livello dato di capacità di calcolo necessaria per l’attività di validazione e “attiva” i client in proporzione alla criptovaluta detenuta e posta a garanzia del corretto funzionamento della sistema. La capacità computazionale richiesta al singolo client per rendere stabile la catena risulta costante a prescindere dalla potenza massima di calcolo del client stesso. Ad esempio, fatto 100 il totale della criptovaluta posta a garanzia in una blockchain basata sul PoS, sarà n/100 la probabilità che un client sia selezionato dall’AdC – secondo un metodo di selezione casuale – per validare una transazione generica, e che possa avere quindi la possibilità di essere remunerato. “n”[GM1]  indica la proporzione della criptovaluta sul totale detenuta dal client e posta a garanzia per la stabilità del sistema. La garanzia viene persa nel momento in cui si tenta di violare la corretta validazione delle transazioni, rendendo quindi potenzialmente instabile ed inaffidabile il sistema stesso.

Si identifica quindi un incentivo alla massimizzazione della capacità di calcolo utilizzata per il mining per coloro che minano secondo il PoW. Il loro rendimento risulta essere legato in maniera direttamente proporzionale alla capacità posseduta ed utilizzata per detta attività. D’altra parte, si identifica un disincentivo a “corrompere” le transazioni per coloro che minano secondo il PoS, visto che la capacità di calcolo necessaria per validare le transazioni viene fissata ad un livello stabile molto più basso, oltre che un incentivo a porre comunque la capacità di calcolo richiesta a sistema.

Gli algoritmi di consenso quindi risultano come le fondamenta per cui i sistemi blockchain che regolano le reti peer-to-peer possano funzionare, oltre che i sistemi di incentivo che coordinano la capacità di calcolo necessaria per regolare le transazioni in assenza di una autorità centrale.

Come accennato inizialmente, la criptovaluta è anche lo strumento di accesso all’utilizzo della rete: qualunque client in possesso di essa, mediante un cosiddetto wallet od omologo, potrà usufruire delle funzionalità della blockchain. Ogni blockchain possiede proprie caratteristiche e vede diversi modi per poter essere applicata. Le transazioni possono avere ad oggetto molti elementi ed “eventi” diversi.

Le applicazioni di tutto ciò sono molteplici e veramente profonde e si basano fondamentalmente sulle caratteristiche di distribuzione ed immutabilità del dato inscritto. In un sistema siffatto non sarà possibile che autorizzatori centrali (server) possano esercitare un controllo sulle transazioni, sui dati e sulle informazioni scambiate fra gli utenti. Le commissioni nelle transazioni non potranno essere variate secondo logiche di mercato in virtù del fatto che ciò è intrinsecamente impossibile per costruzione.

Un’informazione scritta nel registro sarebbe immutabile, e ciò permetterebbe di elidere le asimmetrie informative dietro processi industriali, commerciali ed informativi, soprattutto se supportati da un sistema di controllo qualità distribuito che percorra le informazioni inscritte a ritroso e che le confronti con controlli campionari.

Questa caratteristiche essenziali della tecnologia blockchain possono avere importanti applicazioni nell’ambito dell’avvocatura, del notariato, del campo medicale, nel mondo della certificazione, dell’intermediazione, per non parlare dell’ambito per cui è più conosciuta la blockchain, ovvero quello fintech. Delle numerose opportunità applicative si parlerà in un prossimo articolo della serie in cui vedremo come le applicazioni ed implicazioni della blockchain siano più vicine di quanto si possa pensare.

Data
12 Marzo 2021
Articolo di
Marco Zanussi

Marco Zanussi

TAG
blockchain

Iscriviti
alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Marco Zanussi

Marco Zanussi

Classe '92, Fiorentino e Romolino orgliosamente, cestista da piú di venti anni. Laureato in economia a Firenze e presso la Cattolica di Milano. Economia è antropologia, psicologia, sociologia, filosofia... e…

Commenti

  1. Criptovalute e applicazioni di blockchain oggi 12 Maggio 2021 alle 18.24

    […] abbiamo approfondito nei precedenti articoli della serie, lo strumento per interagire con la blockchain è il  wallet,  il quale mette a disposizione […]

    Rispondi

Rispondi Cancella

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome
Hai inserito un indirizzo email non valido
Inserisci il tuo indirizzo email

Articoli correlati

Teoria e pensiero economico

Il mercato del lavoro nella teoria di Marx

Una nota teorica sui concetti più rilevanti

28 Dicembre 2022   |    

Analisi

Al mercato del lavoro serve più programmazione, non più flessibilità

Miti e verità della disoccupazione in Italia

28 Dicembre 2022   |    

Attualità

Il Nobel 2022 per l’economia premia un pensiero ripiegato su sé stesso

Il commento di Adam Tooze sul premio di quest'anno

27 Ottobre 2022   |   Adam Tooze

Storia economica

Oltre Maastricht

Lasciando i capitali a briglia sciolta, il mercato interno si spaccherà

26 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Durante Maastricht

Come un'ideologia fallimentare ha frantumato l'Europa

23 Ottobre 2022   |   Guglielmo Martinangeli

Storia economica

A Maastricht

Lo spirito del Trattato che ha dato vita all'Unione europea

21 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Prima di Maastricht

Dal dopoguerra al dibattito degli anni Ottanta

20 Ottobre 2022   |   Francesco Giuseppe Laureti, Salvatore Pompei

Storia economica

Guida rapida all'Europa di Maastricht

Storia, politica, diritto ed economia di un continente

20 Ottobre 2022   |   Redazione Kritica Economica

Attualità

Lo scostamento di bilancio è necessario

Il vero macigno non è il debito pubblico, ma la crisi sociale

22 Settembre 2022   |   Alessandro Guerriero

Visualizza più articoli

Rimani in contatto.
Iscriviti alla newsletter!

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

KriticaEconomica
è completamente indipendente
ed autofinanziata.
Sostienici con una donazione.

Codice IBAN: IT18Y0501803200000016759425

Questo sito è stato realizzato con il supporto di YSI - Young Scholars Initiative, una comunità globale di pensatori critici che finanzia iniziative per il pluralismo nell'economia

Kritica Economica è una rivista indipendente creata da un gruppo di universitari, ricercatori e studiosi di varie estrazioni, appassionati di economia e politica economica.

Contatti
info@kriticaeconomica.com

All Content © Kritica Economica 2022
All Rights Reserved

Privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope
Cerca

Kritica economica

  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci
Menu
  • Chi siamo
  • La redazione
  • Chi scrive per KE
  • La rete di Kritica Economica
  • I nostri eventi
  • Sostieni il progetto
  • Contattaci

Articoli

  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche
Menu
  • Attualità
  • Analisi
  • Teoria e pensiero economico
  • Cultura e società
  • Storia economica
  • Dal mondo
  • Notizie kritiche

Rubriche

  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni
Menu
  • Letture Kritiche
  • Le interviste di KE
  • Blog
  • Blog esterni

Guarda tutti gli eventi >

Iscriviti alla newsletter

Registrandoti confermi di accettare la nostra privacy policy

Facebook Twitter Instagram Youtube Telegram-plane Linkedin-in Envelope